Il Treno

Lorenzo Piani

il treno muove dalla città confonde mondi e realtà
il treno è la fantasia una sorta di magra utopia
trasporto di cuori senza età
il treno e gli amanti lontani gli addii qualche volta ruffiani
e macchine in moto verso di noi
un attimo sfugge al vento si tratta di vari frammenti
un caldo ricordo invade noi
e vai dai trascinaci se vuoi facci poi impazzire dai
verso il mondo che tu sai
e dai spingi forte il tuo motore dai binari fino al cuore
senza respirare mai
il treno è un'idea un concetto vivo
attira lo sguardo e la curiosità
si porta nei volti i sospiri affanni di madri lontane
attese deluse e a volte un pò vane
il treno è una macchia nel verde un fischio che spacca la testa
il tempo si ferma in una finestra
il bambino che cerca la mano curioso nel suo atteggiamento
rimango a guardarlo e sono contento
e vai dai trascinaci se vuoi facci poi impazzire dai
verso il mondo che tu sai
e dai spingi forte il tuo motore dai binari fino al cuore
senza respirare mai
e sia come un fuggire via una nuova vita sia
e dimenticare tutto
il treno è un'erotica energia intrisa di malinconia
per amori dissociati
e dai spingi forte il tuo motore dai rovescia tutto il sole
senza riuscirci mai

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