Surreale Dolcevita

Ance & i fatti quotidiani

Tremila misteri mai stati svelati
O perché incerti o sottovalutati
All’ombra o all’oscuro, nascosti dietro un muro
Mai capiti o mai accettati
Tremila segreti di amanti e cornuti
Mai contenti d’esser tanto piaciuti
Tremila leggende di pirati sulle Ande
A dire: Qua che cazzo ci farò?

Seimila motori che sfiatan come tori
E si concorrono a base di rumori
Seimila Ferrari, pezzi nuovi antichi e rari
Che ragliano come somari
Seimila pensieri di domani, oggi e ieri
Tutti contenti d’andarne fieri
Seimila utopisti nella sala dei leghisti
A dire: Cazzo, qua io non ci sto!

Ma il vecchio ubriacone di 35 anni
Finiti i suoi affanni, non ne rivedrà più
Di calci e di botte, ne ha prese anche troppe
Ma ora grida e saltella, e chi ci pensa più

Trema la tua mano, uno sclerale sovrumano
In mezzo a un dolce nettare di guano
Sei mica mai stato in mongolfiera od aerostato
E’ la stessa cosa, se non lo hai capito
Sferraglia il treno, il macchinista tira il freno
Quello stridio per gli orecchi è veleno
Surreale Dolcevita, pina verde o rammollita
E dico: Cazzo, in Terra io ci sto!

Ma il vecchio barbone, con in testa i pidocchi
Se lo guardi dentro gli occhi, è meno sporco di voi
Bambini e vecchi balleranno tutti alla Festa del Rione
Un altro pezzo di liscio, e chi ci pensa più

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